venerdì 30 marzo 2018

Venerdì Santo: Imparare l'amore crocifisso

"Crocifissione" Giuseppe Galbignani 1983.

Il brano della Passione di Marco inizia in un giardino.
Il legame tra Dio e il suo popolo è stato ferito, lacerato proprio in una giardino. Adamo ha deciso, in quel luogo, di rompere l’alleanza con Dio. È proprio in un giardino che Gesù recupera questo rapporto che si era rotto.
Quella ferita mortale, aperta a causa del peccato, diventa ferita aperta nel cuore di Cristo e salvezza per tutti noi. Tutte le volte che noi rompiamo il rapporto con Dio  possiamo sempre tornare attraverso il cuore aperto di Cristo.
Lui è il mediatore e la comunione si ristabilisce subito. Senza l’amore, senza Dio non c’è vita. Quando comprendiamo questo abbiamo in mano la chiave dell’esistenza.
Satana può allontanarci da Dio, da quel cuore, può dirci che inutile credere ad un Dio così. Si insinuerà sempre dentro di noi, come lo è stato per Adamo, il pensiero che Dio ha ben altri progetti, è un despota, non ci guarda, non gli importa dell’uomo. Mentre noi siamo la cosa più preziosa per Gesù...
In questi santi giorni, per quanto la nostra carne possa essere ferita, per quanto il nostro cuore possa essere contagiato o tentato, torniamo a Gesù Cristo. Torniamo al suo cuore aperto e allora la comunione si ristabilirà, il giardino fiorirà…
Il Vangelo ci dice che Gesù usci ed entrò nel giardino degli ulivi con i suoi discepoli. Perché Gesù li prende con sé? Sapeva che non sarebbero stati capaci di vegliare con lui neppure un’ora. Gesù ci vuol fare capire che anche nell'ora della passione ci possiamo entrare con la nostra libertà. Possiamo fare esattamente come Giuda, quindi un libertà che tradisce. Possiamo fare come Pietro, Giovanni, Giacomo: una libertà che si appesantisce. Possiamo fare come gli altri discepoli: una libertà che è lasciata sviare.
Ma il Signore vuole che in quel giardino ci portiamo la nostra libertà di seguirlo, di sceglierlo, proprio mentre lui suda sangue e acqua. 
Nel giardino della storia, della mia famiglia, della mia comunià da che parte voglio stare?
Abbiamo una libertà che, pur nella caduta, si corregge su Gesù Cristo o abbiamo una libertà che si corregge sul nostro io e sul mondo?
“Chi cercate? Gesù il Nazareno. Sono io”.
Gesù ci difende, nonostante la nostra povertà, il nostro sonno e pesantezza, davanti agli attacchi del mondo, alla logica del mondo lui porta  la logica della Croce, della misericordia...
“Sono io, lasciate stare loro”.
Lo dice anche oggi, Lui si offre per noi.
Prendi me accanisciti contro di me, ma non contro di loro, non verso i piccoli, i poveri, gli emarginati.
Se avessimo la consapevolezza  di quanto Dio ci difende dinanzi a Satana, che continua ad accusarci davanti a Dio e ai fratelli, sceglieremmo con più convinzione Gesù.
Nella nostra superbia diciamo di avere sempre ragione, ci vogliamo fare giustizia, vendetta…
Il Signore, in quest giorni, converta il nostro cuore alla deposizione dell’io. Se cercate me lasciate loro. Se cerchi me, non puoi far del male a chi hai accanto.
Non lasciamolo solo perché abbiamo bisogno di comprendere il mistero della Croce:
imparare l’amore crocifisso.
Amen
(Trascrizione non rivista dall'autrice)

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