domenica 13 maggio 2018

ASCENSIONE DEL SIGNORE: camminare nello Spirito


Ascensione - Giotto, Cappella degli Scrovegni, Padova
Oggi vediamo nel cielo azzurro il sole che brilla e ciò dovrebbe essere anche nel nostro cuore.
Noi ci ricordiamo invece molto più facilmente dei giorni tristi, brutti e cattivi, in cui l’oscurità ha preso la nostra vita.
Fondamentalmente il mistero della sofferenza è più facile e vicino alla nostra condizione.
Pensare invece alto, alla luminosità, alla trascendenza è più difficile…
Non è che noi amiamo la Croce, le tenebre, la sofferenza eppure facciamo molta fatica a credere alla trascendenza che solo Dio ci può regalare.
A noi uomini mortali, impantanati nel nostro piccolo cuore che tutto calcola tutto, riesce difficile pensare in grande.
Il trascendere invece è proprio per noi, chi non lo fa vive una vita molto misera…
Infatti se tutto la mia esistenza è il contingente, su come faccio oggi e tutto finisce qui, può essere veramente una fregatura…
Vale la pena di vivere la vita? Di farci la guerra per avere o non avere?
Se invece mi aspetta una realtà che è per sempre, allora questi giorni della mia vita acquistano senso e bellezza.
“Perché state a guardare il cielo” dicono gli angeli ai discepoli…
Bisogna dunque correggere la nostra vista, cominciare a guardare in modo diverso.
Tante cose le vediamo in maniera sbagliata. Abbiamo uno sguardo ottenebrato dal calcolo, dalla meschinità…
L’Ascensione ci invita cambiare lo sguardo, se non lo facciamo rimaniamo delle persone molto malate, oscurate dal peccato e dalla limitatezza.
Gesù non si trasferisce in cielo, è nel cuore del Padre. Significa che è necessario cercarlo non con gli occhi carnali, ma con gli occhi della fede
Maggiormente comprendo il cuore di Cristo, più rientro in me stesso e più ritrovo Dio e la mia via al cielo…
Gli apostoli sono chiamati a vivere con una nuova forza ed energia che è quella di abitare i giorni e la storia con Gesù.
Negli Atti leggiamo che “tornarono pieni di gioia” ed il Maestro disse loro di andare a predicare a tutti.
Si tratta di portare dentro la vita il rapporto con Cristo e annunciarlo agli altri.
“Partirono gli apostoli e il Signore agiva insieme con loro”.
Era in sinergia con loro: significa che la sua potenza e la mia debolezza vanno insieme, la sua bellezza e il mio niente vanno insieme…
Il vangelo i dice anche che i discepoli non credevano all’annuncio delle donne: che fatica a credere che Dio è risorto…
Quando sulle persone noi ci fermiamo alla nostra angusta visione, quando li condanniamo, non possiamo annunciare nulla…
Paolo nonostante la prigione e le catene, ricomincia sempre a proclamare il Risorto perché è abitato dallo spirito: è un uomo libero e ogni giorno inizia di nuovo.
Chi invece condanna rimane sempre su quella piastrella del suo pavimento e non andrà mai avanti.
Cammino secondo lo Spirito? Ricomincio? O rimango chiuso nel mio giudizio, nella mia interpretazione della storia?
Se cammino secondo lo Spirito la mia via è il cielo.
Amen
(trascrizione non rivista dall’autrice)

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