domenica 20 maggio 2018

PENTECOSTE: camminare secondo lo Spirito


La Pentecoste è l’amore di Dio ravvivato nei nostri cuori che resta in noi e quindi è la circolazione dell’amore di Dio nella nostra vita.
S. Agostino dice che il Padre è colui che ama, il Figlio è l’amato e lo Spirito è l’amore che unisce.
Il noi di Dio, che abbiamo dentro, è la forza dell’amore e come tutte le cose di Dio avvengono in silenzio, quasi di nascosto, così rischiamo di non sapere gestirlo e riconoscerlo.
Tutto ciò lo possiamo definire con il nome teologico della grazia: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo nella nostra vita.
L’azione di Satana è quello di dividerci, di farci stare soli di separarci, l’azione dello Spirito è esattamente il contrario è l’unione e il Dio con noi. Quando siamo in comunione, in unità c’è lo spirito di Dio.
“Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne” (Gal 5,16).
Cosa vuol dire camminare secondo lo Spirito?
Prima di tutto noi siamo persone che hanno un’anima e dentro di noi c’è un io superficiale, quello ambizioso irascibile, instabile e capriccioso che è appunto vivere secondo la “carne”.
C’è anche un io profondo che ha nostalgia di Dio, desiderio di pace, verità, giustizia e di vero amore che è comunione…
Lo Spirito ci aiuta a guarire le ferite dell’io superficiale e far crescere l’io profondo che ci abita.
Vuol dire che incrementa nella nostra vita il desiderio di Dio e dà, in un certo senso, stabilità all’io superficiale che tante volte rompe i rapporti.
Lo Spirito Santo ci guarisce nella mente e nel cuore. Nella mente perché siamo bisognosi di essere aiutati nella nostra incredulità, onnipotenza, menzogna, superstizione che genera pensieri che non ti abbandonano e ti frullano sempre nella testa. Guarisce il cuore dalla mancanza di carità verso il prossimo, dalle carenze affettive…
Lo Spirito è come un sarto che sa ricucire ciò che è diviso e ricomporre in unità. Prima di tutto unità interiore che è armonia e pace dentro se stessi, poi anche quella esteriore che ci aiuta ad andare l’uno verso l’altro.
È un dono grandissimo per noi, in questo giorno, quello dello Spirito che opera aldilà delle nostre previsioni e della nostra umile e semplice preghiera.
Proviamo a chiederci come cammino? Cammino nella carne o nello spirito?
Nell’inno Veni Creator c’è la richiesta di tutto quello che abbiamo bisogno.
Invochiamo lo Spirito per trovare l’amore di Dio in noi…
Amen
(Trascrizione non rivista dall’autrice)

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